Claims di sostenibilità tra divieto di pratiche commerciali scorrette, tutela della concorrenza e (nuove) prospettive di vigilanza europea sui mercati

di Gianni Capobianco -

Oltre che obiettivo condiviso e perseguito dai legislatori e regolatori, la sostenibilità climatico-ambientale incide significativamente anche sulla concorrenza, specie in un contesto di regolamentazione giuridica ancora piuttosto limitato. La maggiore sensibilità progressivamente acquisita dai consumatori ed investitori europei sui temi della sostenibilità ambientale e della neutralità carbonica, difatti, si è associata alla rapida diffusione di messaggi ecologici da parte delle imprese non sempre però veritieri dando vita ai fenomeni del greenwashing e, più recentemente, del carbonwashing. Il quadro giuridico sul contrasto alle asserzioni ambientali non veritiere mostra la sua magmaticità occupando il legislatore europeo, come quelli nazionali, le Corti, le Autorità poste a tutela della concorrenza e del mercato e, da ultimo, anche le Autorità europee di vigilanza (ESAs) sui mercati finanziari, banche e assicurazioni. 

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In addition to being an objective shared and pursued by legislators and regulators, environmental sustainability also has a significant impact on competition, especially in a context of still relatively limited legal regulation. The growing sensitivity of European consumers and investors to issues of environmental sustainability and carbon neutrality has been associated with the rapid dissemination of green claims by companies. These messages are not always truthful, giving rise to the phenomena of greenwashing and, more recently, carbonwashing. The legal framework for combating untruthful environmental claims demonstrates its fluid nature, involving European and national legislators, the courts, authorities responsible for protecting competition and the market, and, last but not least, the European Supervisory Authorities (ESAs) overseeing financial markets, banks, and insurance companies.